Paolo Forti, membro del gruppo dell’organizzazione di “Un Mare di Archeologia”, ci racconta come un’esperienza come questa possa farci fare un passo nel passato, istruendo i ragazzi agli usi del tempo.
Partendo dall’archeologia sperimentale, con gli utensili utili per vivere; passando per la calligrafia e alla tipografia, salto importante per capire che ciò che veniva trasmesso non si fermava più solo alla voce, ma anche allo scritto; fino ad arrivare alla chimica, con i suoi sviluppi sulle conoscenze della natura.
Contenuti: Simone Silvestri, Tommaso Genna e Laura Perrotta
Ciò però, non si ferma solo a un progetto funzionale per l’informazione ai ragazzi, ma spazia anche a una valorizzazione di questa realtà.